Ordini NSO: come funziona?

2 Feb , 2020 Approfondimenti

Ordini NSO: come funziona?
Ordini NSO: come funziona?

Sei un fornitore di un Ospedale o di un Ente del Servizio Sanitario Nazionale? Scopri come ricevere gli ordini NSO.

Dal 1° febbraio 2020, tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale inviano obbligatoriamente gli ordini elettronici per l’acquisto di beni mediante il Nodo di Smistamento degli Ordini di Acquisto (NSO), che dovrà essere utilizzato anche per l’acquisto di servizi dal 1° gennaio 2021

Il Nodo Smistamento Ordini (NSO) è una piattaforma intermediaria, molto simile al Sistema di Interscambio (SdI) adottato per la fatturazione elettronica PA e B2B, che ha il compito di gestire e convalidare la trasmissione telematica degli ordini d’acquisto della sanità pubblica.

Identificativo digitale dei fornitori per la ricezione degli ordini NSO

I fornitori dovranno essere in grado di ricevere gli ordini elettronici NSO, fornendo alla Pubblica Amministrazione ordinante il proprio NSO ID (identificativo NSO) oppure il proprio PEPPOL ID.

L’NSO ID, o codice identificativo NSO, è un codice alfanumerico di 8 cifre che identifica il canale accreditato al Nodo Smistamento Ordini per la ricezione o l’invio degli ordini elettronici.

Il PEPPOL ID è l’identificatore univoco dell’azienda per tutti i documenti ricevuti o inviati tramite il network PEPPOL.

Secondo le regole tecniche per l’emissione e la trasmissione degli ordini elettronici, sono previsti tre diversi processi di ordinazione.

Ordinazione semplice

L’ordinazione semplice prevede l’uso di un solo documento che è emesso direttamente dalla PA. Il processo inizia con l’invio dell’ordine da parte della PA e termina con la ricezione da parte del fornitore; l’ordine può essere rifiutato o modificato dal fornitore esclusivamente nelle forme tradizionali (telefono, fax, email, etc.). Quando la PA invia un ordine indicando questo processo, implicitamente informa il fornitore di non essere disponibile a ricevere l’eventuale risposta in modalità telematica.

Ordinazione completa

L’ordinazione completa prevede l’uso di tre documenti, vale a dire l’ordine emesso dalla PA, la risposta eventualmente emessa dal fornitore e l’ordine di riscontro eventualmente emesso dalla PA. Il processo inizia con l’invio dell’ordine da parte della PA. A questo punto, il fornitore può decidere di accettare o meno l’ordine, inviando la relativa risposta. In alternativa, può proporre una modifica alla PA che, a sua volta, risponderà con un ordine di riscontro che chiude il processo.

Ordinazione pre-concordata

L’ordine pre-concordato non viene inviato dalla PA al fornitore ma è quest’ultimo ad inviare l’ordine di acquisto per un bene/servizio destinato alla PA. Il processo inizia con l’invio dell’ordine pre-concordato da parte del fornitore, che lo emette in quanto pre-autorizzato dalla PA in base ad accordi precedenti (ad esempio bandi, gare e simili). A questo punto, la PA può accettare, rifiutare o modificare l’ordine pre-concordato attraverso un ordine di riscontro.

Ricezione ordini elettronici via NSO

Quale formato devono avere i file destinati all’NSO?

Tutti i documenti che gestirà l’NSO dovranno avere il formato UBL XML. Questa tipologia di file è da tempo utilizzata in tantissimi Paesi Europei, come ad esempio la Norvegia, la Svizzera, la Danimarca e la Svezia, per gli scambi commerciali elettronici e anche nell’ambito bancario.

I messaggi sono composti da una Busta di trasmissione, che contiene i dati relativi al destinatario a cui recapitare il file e dal Corpo del messaggio, che contiene invece tutti i dati relativi all’ordine (le specifiche dei prodotti/servizi, condizioni, prezzi, quantità, eccetera).

Per i documenti di ordine, ordine pre-concordato e ordine di riscontro è possibile inserire allegati, come ad esempio il documento che autorizza il fornitore ad emettere un ordine pre-concordati.

Cosa cambia nella e-fattura con gli ordini elettronici a NSO

Il decreto del MEF ha prescritto che nelle fatture elettroniche legate agli acquisti degli enti del SSN vengano riportati gli estremi degli ordini elettronici a cui si riferiscono. Nella relativa fattura elettronica va sempre indicata la tripletta di identificazione dell’ordine o degli ordini a cui si riferisce il documento.

Nel formato della FatturaPA questa tripletta deve essere così riportata:

  • l’identificativo dell’ordine;
  • la data di emissione dell’ordine;
  • l’identificativo del soggetto che ha emesso l’ordine.

Per ricevere ordini elettronici via NSO o PEPPOL, visualizzarli in formato PDF, scaricarli o importarli nel tuo gestionale aziendale affidati ad un provider accreditato. 

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